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milan, it

BIO

Prima dell’università sognavo di diventare batterista: il ritmo era la mia prima forma di espressione.
Poi ho incontrato il cinema, e ho capito subito che nessun altro linguaggio mi avrebbe permesso di raccontare il mondo con tanta libertà.

Dal 2015 lavoro nella produzione audiovisiva: ho iniziato come assistente, sono cresciuto come aiuto regia e infine ho trovato la mia vocazione come Film-maker. Mi affascina seguire un progetto in ogni sua fase, dall’idea creativa fino alla post-produzione, costruendo un racconto a 360°.

Nel 2020 ho diretto il mio primo mediometraggio in Perù sulle medicine tradizionali Quechua, selezionato in festival internazionali e vincitore come Miglior Featurette al Valencia Indie Film Festival (VALEIFF).
Nel 2024 ho firmato il mio primo lungometraggio documentario: la storia di tre ragazze mozambicane di 17 anni che, attraverso lo sport, riescono a conquistare emancipazione sociale e di genere. Il film ha vinto il Festival Internazionale di Documentario Visioni dal Mondo come miglior lungometraggio italiano, ha partecipato a IDFA Industry di Amsterdam e ad altri importanti festival internazionali dedicati al documentario.

Credo, come Akira Kurosawa, che “Il cinema racchiude in sé molte altre arti; così come ha caratteristiche proprie della letteratura, ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.”